Villa Ottone è un vivace paese con un patrimonio culturale: qui nel XV secolo nacque il “Maestro di Villa Ottone”
Galleria immagine: Villa Ottone
Villa Ottone e Gais sono i paesi più grandi del comune di Gais - a questi si aggiungono tre piccoli insediamenti montani sui pendii sovrastanti. Sempre sul versante, a 1.500 metri di quota, si trova il gruppo di masi Anewandt. A Villa Ottone, un tempo, passava il confine tra Tures, parte del Tirolo, e Villa Ottone-Casanova, allora sotto il dominio dei Conti di Gorizia, motivo per cui i nobili di Villa Ottone fecero erigere qui nell'XI secolo un castello, che ancora oggi domina l'abitato dall'alto.
Questo "Schlössl" (piccolo castello), un rudere su uno sperone roccioso, è, insieme a Castel Chela, a Castel Casanova e a Castel Tures, uno dei numerosi manieri della Valle di Tures. Non meno imponente si erge la chiesa parrocchiale di Villa Ottone: è consacrata a Santa Margherita e fu costruita nel luogo in cui un fulmine distrusse la chiesa precedente. L'altare è opera del "Maestro di Villa Ottone": il suo vero nome non è più noto, ma creò diversi dipinti su tavola, conservati anche nell'Abbazia di Novacella vicino a Bressanone e in musei a Innsbruck e Vienna.
Il paese si estende sulle rive dell'Aurino e propone svariate attività per il tempo libero: in estate, sono molto apprezzate le escursioni di rafting sul fiume. Inoltre, le sue sponde costituiscono un prezioso habitat per numerose specie di uccelli e piante, protetto come biotopo "Ontaneti dell'Aurino". Anche la Ciclabile Pusterbike delle Valli di Tures ed Aurina passa di qui.
Essa conduce o fino a Campo Tures o - nell'altra direzione - fino a Brunico per poi proseguire verso Fortezza o San Candido. In inverno, le aree sciistiche Plan de Corones, Klausberg e Speikboden sono raggiungibili in breve tempo. Il paese stesso dispone di una pista da slittino illuminata.
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