A Vezzano, un tempo la più importante area vinicola della valle, si coltivano varietà autoctone come il “Fraueler” e il ”Vezzaner”
Il Monte Sole è l'area più soleggiata della media e bassa Val Venosta. Grazie alla posizione favorevole e al conoide detritico su cui è sorto Vezzano (Vetzan), la storia della viticoltura qui risale al XII secolo. Furono i monaci dell'Abbazia dei Benedettini di Monte Maria vicino a Burgusio a gettare qui le basi per questa attività. In altre zone dell'Alto Adige, già secoli prima, i Romani avevano apprezzato come area vinicola, ad esempio, la zona di Caldaro.
Ancora oggi sui pendii di Vezzano cresce la vite, sia varietà classiche sia autoctone come il "Vezzaner", un vino bianco da bere giovane. La piazza del paese, con la romanica Chiesa di San Nicolò, costituisce il centro di Vezzano. Dopo essere stata distrutta da una frana nel 1840, fu ricostruita ed è visibile da lontano. È un'importante testimonianza architettonica e storico-artistica. Tra le altre strutture presenti ci sono una scuola materna, una scuola elementare e un vivaio.
Molto frequentato è il Sentiero dei Castagneti, specialmente in autunno, quando le "Keschtn" (castagne) vengono arrostite sul fuoco e gustate. Anche il Monte Sole in Val Venosta è un'apprezzata meta per escursioni: d'estate qui fa estremamente caldo e il paesaggio è arido, quasi steppico, per cui la primavera e l'autunno sono particolarmente indicati per le camminate. I sentieri delle rogge conducono a siti di interesse culturale e alle località circostanti.
A fondovalle, la Ciclabile Val Venosta invita a un tour in direzione di Merano o di Passo Resia. D'inverno, invece, le piste da fondo sono facilmente raggiungibili e riunite nel consorzio transfrontaliero per lo sci di fondo Venosta Nordic attorno all'Ortles e a Passo Resia.
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