Oltre alla coltivazione di mele, uva ed albicocche il terreno a Castelbello è particolarmente adatto alla coltivazione degli asparagi.
Galleria immagine: Castelbello
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- 24/01/2021
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video : Il castello di Castelbello
Castelbello (Kastelbell in tedesco, 587 m s.l.m., 890 abitanti), dal 1928 sede municipale del comune di Castelbello-Ciardes in bassa Val Venosta, può vantare un’ormai lunga storia: se l’insediamento è con ogni probabilità di molto antecedente il XII secolo, è al 1238 che risale la prima menzione del nome Castelbello, in relazione al castello - dal 1303 sede giurisdizionale - che caratterizza l’abitato.
Originariamente appartenuto alla casata dei signori di Montalban, il castello di Castelbello appartenne successivamente ai Conti di Tirolo ed ai Conti Hendl, progressivamente trasformandosi da fortezza militare a palazzo gentilizio, per poi finire in un prolungato stato di abbandono, martoriato dall’incuria e dagli incendi. Recentemente sottoposto a lunghi lavori di consolidamento e restauro, il castello - visitabile da metà aprile a fine ottobre - ospita oggi una mostra permanente sulla romana Via Claudia Augusta, oltre a far bella mostra di una pregevole architettura e di una notevole cappella affrescata in stile romanico.
Situata alle pendici del Sonnenberg (meno noto con gli oronimi italiani di Monte Sole o Monte Mezzodì), Castelbello è punto di partenza di numerose escursioni , a piedi od in mountain-bike: sul versante più soleggiato della Val Venosta, tra boschi di castagni e conifere, salendo fino agli alpeggi ed alle cime di Trumes e Vermoi o traversandone le pendici lungo le tipiche canalizzazioni (sui “Waalwege”, sentieri delle rogge), oppure sul versante alla destra orografica del fiume Adige, attraversando i frutteti del fondovalle e risalendo dalle frazioni di Lacinigo e Montefranco verso le cime ed i laghi alpini della catena che separa Venosta e Val d’Ultimo.
Molto ha da offrire la pur piccola Castelbello: tra storia e bellezze naturali, sport estivi ed invernali (praticabili nelle vicine aree sciistiche del carosello Ortler Skiarena), mete gourmet e prodotti tipici tutti da scoprire, un soggiorno in quest’angolo di Val Venosta non lascerà spazio alla noia.
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