Ciastel de Tor, con il Museum Ladin, si erge imponente a San Martino in Badia, uno dei cinque comuni della ladina Val Badia
Il ladino è, accanto all'italiano e al tedesco, la terza lingua ufficiale dell'Alto Adige, ma è parlato solo in pochi comuni nel cuore delle Dolomiti. È qui che interviene l'Istituto Culturale Ladino, inaugurato a San Martino in Badia per promuovere la lingua e la cultura ladina e intitolato al linguista Micurà de Rü.
L'ampio comune si trova nella parte anteriore della Val Badia, subito dopo San Lorenzo di Sebato, ancora prevalentemente di lingua tedesca. Da qui la valle si inoltra gradualmente nella sua parte posteriore, conosciuta ben oltre i confini come Alta Badia. La montagna simbolo del comune è l'imponente Sass de Putia, la cui ascensione - se hai esperienza di montagna - dovrebbe essere in cima alla lista delle esperienze della tua vacanza.
A fondovalle, sopra il centro principale di San Martino, domina Castel Thurn, chiamato Ćiastel de Tor, che ospita il Museum Ladin. Questo museo racconta la lingua e le tradizioni della Ladinia, ma anche la preistoria, l'economia e l'artigianato. Le altre tre frazioni del comune sono distribuite sui pendii circostanti.
Tra queste ci sono il villaggio alpino di Piccolino, Antermoia a oltre 1.500 metri di altitudine, e Longiarù, nota per la sua originaria Val di Morins con i mulini ancora funzionanti lungo il Rio Seres. È un piacere camminare tra le bellezze del Parco Naturale Puez-Odle e tra i piccoli borghi sui pendii. Durante il percorso circolare delle "Viles" o nell'escursione al Passo delle Erbe le gambe si affaticano, ma l'aria limpida di montagna e le fresche giornate estive hanno un effetto rinvigorente.
In inverno, tutti in pista: la Cabinovia Piculin a Piccolino collega il comune con l'area sciistica di Plan de Corones, mentre la seconda area sciistica, quella dell'Alta Badia con la leggendaria Sellaronda, è raggiungibile tramite un servizio navetta. Nel paese stesso si trovano una pista da slittino da competizione e quella più tranquilla di Börz presso Antermoia, oltre ad alcune piste di sci di fondo con vista sul Sass de Putia, chiamato Sas de Pütia in ladino e Peitlerkofel in tedesco.
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